Le Chiese europee per la Settimana dell’Unità dei cristiani

Preghiera ecumenica comune (Ossevatore Romano)

 

“La tua destra, Signore, è gloriosa per la potenza” (Es 15,6a) è il tema scelto per la celebrazione quest’anno della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Esso ci ricorda – scrivono il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) ed il Consiglio delle Chiese Europee (Kek) – che è il Signore a reggere il mondo e la storia, e che ha un disegno di speranza per l’umanità

L’Europa, oggi, ha bisogno di speranza! E’ il grido, quasi sotteso, che traspare dal volto di molti cittadini dei nostri Paesi. E’ il senso di vuoto a cui giunge una vita senza Dio.  Il benessere economico da solo non è capace di soddisfare il cuore umano. Un progetto europeo ridotto unicamente all’accumulo di ricchezze, incapace di solidarietà e sussidiarietà, crea paradossalmente delle nuove povertà. Chi è aperto al Vangelo scopre l’altro, il sofferente, l’anziano, il disoccupato e si sente solidale con lui generando speranza. Noi cristiani – scrivono Ccee e Kek per questa Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani – vogliamo testimoniare a tutti la nostra speranza radicata in una vita con Cristo. Abbiamo la certezza che in Cristo è possibile vivere con serenità nell’oggi della storia per costruire un futuro migliore con lo sguardo aperto all’eternità.

Attenzione ad ogni persona e al mondo intero

Non sono poche oggi le minacce o le nuove forme di schiavitù che ledono profondamente la dignità della persona umana creata a immagine e somiglianza di Dio. Pensiamo all’esodo massiccio di persone costrette dalle guerre e dalla povertà a lasciare le proprie famiglie e le proprie case. Un futuro migliore – si legge nel Messaggio – è possibile soltanto se seguiamo Dio e i nostri cuori, se pratichiamo la giustizia sia come individui sia come comunità.

L’anelito all’unità è visibile nella carità delle nostre Chiese

Le Chiese cristiane in Europa vogliono testimoniare l’amore di Cristo per ogni persona, creata a immagine e somiglianza di Dio. L’anelito all’unità visibile delle nostre chiese trova oggi la sua espressione nella carità di tante comunità cristiane. Così l’unità si fortifica attraverso: la solidarietà con i nostri fratelli cristiani che vivono in condizioni di indigenza, di solitudine e di emarginazione; la solidarietà con i nostri fratelli cristiani perseguitati per la loro fede, in particolare in Medio Oriente, in Africa e in Asia; la solidarietà con i nostri vicini che giungono alle porte dell’Europa e la sollecitudine per un’Europa che si prenda cura dei bisogni spirituali e materiali dei suoi cittadini. 

Urgenza di queste sfide conferma l’importanza dell’unità dei cristiani

Perciò invitiamo i nostri fedeli a perseverare nella speranza e nella testimonianza del Vangelo. Ciò richiede che ci sosteniamo l’un l’altro attraverso la comprensione reciproca al fine di mantenere l’unità dello Spirito attraverso il vincolo della pace.

Il Messaggio è firmato dal presidente della Kek Christopher Hill e dal presidente della Ccee il card. Angelo Bagnasco.

(Fonte: vaticannews.va)

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