Domenica 30 giugno presso i locali della Chiesa di san Giovanni Battista, Lamezia Terme, le coppie e non solo, che hanno vissuto l’esperienza online, con la presenza di una delegazione del Consiglio Regionale e i delegati della fraternità di servizio alla Pastorale Familiare dell’OFS , si sono immersi in una riflessione profonda del proprio cammino.
La pastorale della Famiglia, in seno all’ordine francescano secolare della Calabria, per questo anno fraterno, ha concluso un ciclo d’incontri, svoltosi online, per dare la possibilità all’intera fraternità calabra, considerate le lontananze spaziali, di essere partecipe con cadenza regolare ogni tre settimane. Il percorso formativo costituito da 12 incontri, elaborato e realizzato dalla fraternità di servizio alla Pastorale Familiare dell’OFS, ha avuto al centro della tematica i diversi aspetti della vita familiare alla luce della quotidianità e delle sue difficoltà, ma accompagnata da un cammino di fede che sostiene il rapporto di coppia in relazione alla famiglia e una luce differente, soprattutto nelle difficoltà. I protagonisti del percorso sono stati i partecipanti, coloro che hanno aperto il loro cuore al messaggio giunto tramite 12 diversi relatori, tra laici e chierici, tutti esponenti attivi nei loro cammini personali. L’incontro che chiude l’anno fraterno e che dà vita ad un nuovo percorso è stato realizzato di presenza, per un colloquio visivo e di condivisione fraterna senza alcun filtro digitale. Domenica 30 giugno presso i locali della Chiesa di san Giovanni Battista, Lamezia Terme, le coppie e non solo, che hanno vissuto l’esperienza online, con la presenza di una delegazione del Consiglio Regionale e i delegati della fraternità di servizio alla Pastorale Familiare dell’OFS (Joanhna M. Rubio e Antonio Ligato), si sono immersi in una riflessione profonda del proprio cammino. Grazie alla catechesi tenuta da Padre Mario Chiarello, i presenti hanno percorso il cammino della coppia per antonomasia per un cristiano Maria e Giuseppe, però non considerati nella loro idealizzazione sacra, ma nella loro umanità. La scoperta di un uomo, di uno sposo e un padre, come di una donna, sposa e madre terreni ha permesso ai partecipanti di spogliarsi delle loro incomprensioni e dopo una riflessione personale a due consegnare nelle mani dei fratelli le proprie considerazioni, paure e speranze lette attraverso un’unica certezza, che tutto è possibile grazie al senso della vita che scopriamo nel dono della luce e del sale della terra, che Lui ci dona per dare sapore alla nostra esistenza. La meditazione e l’adesione, all’altro con i propri interventi, si è arricchita vivendo la santa messa e la fraternità viva, fatta di semplicità e allegria, nel momento conclusivo dell’incontro, l’agape fraterna, il momento del convito ha visto i fratelli condividere il cibo, ma anche il sentirsi un’unica famiglia in Cristo attraverso l’esempio di Francesco.